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al testo di Serenella Menichetti
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E porterò i tuoi versi sulla sabbia ché l'azzurro schiarisca le parole. D'ambrosia scenderà fino ai fondali lentamente, l'essenza del mistero.
Si calmeranno l'onde ed i tumulti nel rapido placarsi di tempeste. Nella bonaccia sole d'ambra e miele si spargerà sulle ferite tutte.
Mi spoglierò di panni troppo stretti e romperò recinti, gabbie e corde Travalicando il verbo e l'orizzonte, ecco aprirsi le porte all'infinito.
E si svelano terre nuove e cieli tersi e l'immenso che di gran fulgore rifulge. Poi lentamente vagherò nel sogno, con purissimo stupore
Ho manto d'armonia sopra le membra. Mentre la chioma cinge la ginestra di ginepro l'olezzo si fa dolce. Allora, verso l'astro tendo i rami.
Di risplendenti calici di luce mi disseto, a squarciare ombre nere, l'inchiostro a dileguare della notte.
Percorro questo prato di parole senza sfiorarlo, o calpestare i fiori che di profumo inebriano il mio corpo. Serenella. |
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